Torino 2024 – Un viaggio di solidarietà

Torino, una città non solo di cultura e innovazione, ma anche di profonda umanità e solidarietà, ci ha offerto un’esperienza di volontariato unica, coinvolgendo tre importanti realtà locali: il Sermig (Servizio Missionario Giovani), il Cottolengo e i Missionari della Consolata.

Questo percorso ha permesso di immergersi in contesti di grande valore sociale e di scoprire il potere del servizio agli altri.

Partenza lunedì 29 agosto, zaino in spalla, o meglio valige in autobus e via pronti per partire. Dopo aver attraversato il Veneto e la Lombardia ecco che approdiamo in Piemonte nel rione Valdocco di Torino. Qui ad aspettarci troviamo la struttura “Casa Mamma Margherita”, una casa di accoglienza per ragazzi, bambini e famiglie, gestita dai Salesiani secondo lo spirito di Don Bosco. 

Il primo giorno lo passiamo alla scoperta di questo santo, tra la visita alla Basilica di Santa Maria Ausiliatrice e il museo dedicato a Giovanni Bosco. 

Un viaggio nel Cuore del Sermig 

Martedì 30 agosto iniziamo la giornata con la visita al Sermig, fondato da Ernesto Olivero nel 1964, con la missione di trasformare luoghi di conflitto in spazi di pace e speranza. Il Sermig, noto per il suo impegno sociale a favore dei più bisognosi, ci ha accolto a braccia aperte facendoci vedere e spiegandoci tutte le attività che loro svolgono. 

Oltre a questa sede dal 5 settembre 2016 è stato fondato anche l’Arsenale dell’Armonia. Qui si ha un’accoglienza residenziale rivolta ai bambini affetti da gravi patologie. Per la maggior parte si tratta di bambini e ragazzi stranieri che vivono nei Paesi più poveri dell’Europa dell’Est, dell’Asia Centrale e del Sud America, in zone dove non esistono strutture ospedaliere in grado di curare la loro malattia.

Vista la delicatezza del posto il nostro aiuto è stato prettamente manuale, perciò, ci siamo “tirati su le maniche” per dedicarci a un po’ di giardinaggio. Una volta finito il servizio abbiamo passato un momento di convivialità tutti insieme mangiando il gelato artigianale preparato dalle persone con disabilità che svolgono dei laboratori di cucina, ma non solo, in quella struttura. 

L’Incontro con il Cottolengo

Il terzo giorno la tappa è stata al Cottolengo, una storica istituzione torinese fondata nel 1832 da San Giuseppe Benedetto Cottolengo. Questa “Piccola Casa della Divina Provvidenza” è un luogo di accoglienza per persone malate, disabili e anziani, che qui trovano assistenza e conforto.

Qui, dopo una visita degli spazi con l’energica guida Suor Maria Teresa, abbiamo avuto l’opportunità di trascorrere del tempo con gli ospiti della struttura, partecipando ad attività ricreative e di supporto quotidiano. 

L’incontro con la fragilità e la vulnerabilità ha avuto un forte impatto emotivo però questo ci ha fatto imparare che l’ascolto e la presenza possono fare una grande differenza nella vita delle persone più deboli.

Missionari della Consolata: La Chiamata all’Impegno Globale

Il viaggio si è concluso con la visita ai Missionari della Consolata, un ordine missionario fondato nel 1901 da Giuseppe Allamano. Questa tappa ha aperto una finestra sul mondo della missione internazionale, evidenziando l’importanza dell’impegno per le comunità più svantaggiate, non solo in Italia, ma in tutto il mondo.

In questa giornata finale abbiamo svolto un’attività più introspettiva e ci siamo lasciati con questa frase “Hakuna Matata”, che significa senza pensieri. Sicuramente una degna conclusione dei giorni che abbiamo trascorso. 

L’esperienza di volontariato, attraverso il Sermig, il Cottolengo e i Missionari della Consolata, è stata un percorso di crescita umana e spirituale per tutti noi. Questo viaggio ci ha insegnato che la vera ricchezza non risiede nei beni materiali, ma nella capacità di donarsi agli altri e di costruire una società più giusta e solidale.

Grazie Torino. 

Gli animatori